MOMIS -  Servizi Integrati
|   home |   formazione del personale |   privacy |   portfolio Clienti
|   chi siamo   |   finanziamenti pubblici   |   news   |   link
|   servizi   |   servizi paghe   |   area riservata   |   come contattarci
momis s.r.l. info@momis.it Login    Password    
 
news
 
Le novità di ottobre sulla Privacy dei dati personali

PRIVACY: Le novità di ottobre (19/10/2005)

Intercettazioni: il Garante chiede nuovi elementi ai gestori telefonici
Entro il 31 ottobre le società di telefonia fissa e mobile dovranno fornire al Garante ulteriori informazioni sulle modalità di esecuzione delle intercettazioni telefoniche autorizzate dall’autorità giudiziaria. A conclusione del primo esame sugli elementi richiesti ad agosto, nell’ambito del procedimento avviato per verificare la liceità e la correttezza dei trattamenti di dati personali, il Garante ha ravvisato la necessità richiedere integrazioni per una piena valutazione del fenomeno, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Con la nuova richiesta, il Garante ha invitato i gestori, nello spirito di collaborazione già riscontrato, a  specificare meglio tutte le attività aggiuntive svolte a  supporto delle investigazioni  o delle indagini. In particolare, riguardo alla localizzazione dei soggetti tra i quali si svolge la chiamata e le intercettazioni ambientali, anche in considerazione dell’alta probabilità di coinvolgimento di persone estranee all’indagato intercettato.
Tra gli altri elementi richiesti, anche informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento del servizio relativo alle intercettazioni di Sms e Mms e alla possibilità di documentazione "storica" del relativo traffico.

Conservazione dati tlc: il Garante italiano guida il parere sulla direttiva Ue
Sarà il Garante della privacy italiano a coordinare il tavolo di lavoro che deve predisporre il parere sulla proposta di direttiva europea relativa ai tempi di conservazione dei dati di traffico telefonico presentata  il 21 settembre scorso dal Vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini e Commissario per libertà, sicurezza e giustizia. Lo ha deciso il gruppo che riunisce le Autorità europee di protezione dei dati personali. Una volta approntato, il parere sarà sottoposto il 21 ottobre al Gruppo e, dopo l’approvazione, verrà inoltrato alla Commissione Ue. La nuova direttiva prevede la conservazione per un anno i dati di traffico telefonici e per sei mesi di quelli di Internet. "Una misura – come ha spiegato Francesco Pizzetti, presidente del Garante – che interessa 480 milioni di cittadini e che presenta, oltre agli evidenti profili di privacy, anche problemi economici, perché il costo della conservazione delle informazioni ricadrà sui singoli Paesi. Per questo il parere deve essere approfondito e strutturato".

Propaganda elettorale e privacy globale
Su iniziativa italiana, i Garanti del mondo adottano una risoluzione che fissa i principi guida
Una dichiarazione sulla necessità del rafforzamento globale del diritto alla protezione dei dati personali e due risoluzioni, una sull’introduzione dei dati biometrici nei passaporti e nei documenti di identità , e un’altra, adottata su iniziativa italiana, sull’uso dei dati personali a fini di comunicazione e propaganda elettorale. Con questi documenti (consultabili su www.garanteprivacy.it) si è conclusa la 27a Conferenza internazionale dei Garanti della privacy  tenutasi a  Montreux, sul lago di Ginevra, a metà settembre e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle autorità di protezione dati europee e degli altri continenti,  esperti del settore, esponenti della società civile, studiosi. Oltre 300 delegati, tra cui i Garanti di 45 paesi, hanno discusso, in diverse sessioni di lavoro, dell’importanza della tutela delle libertà fondamentali nell’attuale contesto geopolitica, di Internet,  biometrie, dello sviluppo di tecnologie invasive e della creazione delle biobanche. Per il Garante erano presenti il Presidente Francesco Pizzetti, il Vice Presidente Giuseppe Chiaravalloti, il Componente Giuseppe Fortunato e il Segretario generale, Giovanni Buttarelli.
Il prof. Pizzetti, ha presieduto la sessione "Biobanks and the Related Challenges" e nella relazione introduttiva  ha trattato i delicati problemi che pongono le biobanche, strutture dove si conservano a scopi sanitari o di ricerca campioni biologici (dati genetici, tessuti, cellule, ecc.).  Il controllo è stato il primo aspetto affrontato da  Pizzetti. " Chi deve trattare i dati genetici? Come vigilare sui dati per garantire che siano utilizzati solo per gli scopi per cui sono stati donati?
Fino a che punto può essere esercitato il controllo dalle Autorità incaricate della protezione dei dati?" si è chiesto. E ancora, "cosa comporta per queste Autorità mettere a punto forme di controllo penetranti e incisive, anche dal punto di vista gestionale?". La seconda questione ha riguardato i rapporti tra le Autorità di protezione dei dati personali  e i Comitati etici  per la ricerca, in particolare riguardo a chi spetti  stabilire le norme necessarie a garantire la corretta ricerca scientifica ed il rispetto dei diritti dei cittadini. Pizzetti ha prefigurato un rischio di sovrapposizione dei due organismi, rischio che "non può essere scongiurato affidando la responsabilità della regolamentazione ai Comitati anziché alle Autorità o viceversa". "Compiti, obiettivi e competenze degli uni e delle altre sono diversi. Urge una riflessione - ha concluso Pizzetti - su questi temi per sciogliere i nodi concettuali che ancora permangono".
Il segretario generale dell’Autorità, Giovanni Buttarelli, è intervenuto sul tema della comunicazione politica, nel quale ha illustrato anche il provvedimento adottato di recente dal Garante. Buttarelli si è soffermato, in particolare, sull’analisi dei principi guida per una propaganda elettorale rispettosa dei cittadini: necessità di raccogliere ed utilizzare solo dati indispensabili; di informare i cittadini su chi tratta i dati e sull’uso che ne viene fatto; di ottenere, nei casi previsti, consenso degli interessati quando si usano particolari forme di comunicazione (come i messaggi Sms o le e-mail); di raccogliere le informazioni da fonti lecitamente  accessibili; di utilizzare i dati solo a fini di propaganda elettorale. Auspicabili, poi, secondo Buttarelli, l’adozione di un codice deontologico che disciplini in modo organico il marketing politico e l’individuazione di un decalogo di principi generali in cui tutte le Autorità  possano riconoscersi pur nella diversità dei relativi ordinamenti.
La Conferenza mondiale dei Garanti si è conclusa, proprio con l’approvazione di una risoluzione sull’utilizzo di dati personali per la propaganda elettorale, adottata su iniziativa del Garante italiano. La risoluzione dei Garanti riafferma che la comunicazione politica costituisce uno strumento fondamentale per la partecipazione di cittadini, forze politiche e candidati alla vita democratica e fissa i principi guida a livello globale per bilanciare il diritto dei cittadini ad essere informati durante le campagne elettorali politiche ed amministrative con il rispetto della loro riservatezza e delle loro libertà fondamentali.


Richiedi maggiori informazioni news

Dì la tua su momis.it, area interattiva

Invia la notizia ad un amico

Iscriviti alla newsletter di momis.it



Archivio News
<<