Dopo i comuni e le province italiane, ora tocca alle comunità montane mettersi in regola con la norme sulla privacy. É stato approvato dal Garante lo
schema di regolamento predisposto dall’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) che le comunità montane dovranno adottare, entro il 31 dicembre, per poter trattare i dati sensibili e giudiziari.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali prevede, infatti, che per poter raccogliere, utilizzare, elaborare, conservare, comunicare dati sensibili e giudiziari indispensabili allo svolgimento delle loro attività istituzionali, le amministrazioni pubbliche debbano adottare specifici regolamenti.
Questi regolamenti individuano e rendono noti ai cittadini quali dati vengono usati e per quali fini. Allo scopo di agevolare questo adempimento - ed evitare che ciascuna amministrazione pubblica, in questo caso ogni comunità montana, predisponga il regolamento e lo sottoponga singolarmente al Garante - il Codice prevede la possibilità di elaborare "schemi tipo" per settori omogenei.
Allo schema tipo approvato dal Garante potranno dunque far riferimento gli enti e le comunità montani per elaborare il proprio regolamento senza la necessità di ottenere un autonomo parere dell’Autorità.
Lo schema di regolamento per le comunità montane (consultabile su www.garanteprivacy.it, doc. web n.
1182188 e doc. web n.
1182195) contiene l’indice dei trattamenti ed una serie di schede articolate nelle quali vengono evidenziati, le finalità rilevanti di interesse pubblico per trattare i dati sensibili e giudiziari, la denominazione del trattamento dei dati, la fonte normativa, i tipi di dati trattati. Le schede contengono anche una sintetica descrizione relativa al trattamento dei dati e al flusso informativo.
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