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Privacy e indagini online in materia di finanza

PRIVACY: Indagini finanziarie a prova di privacy (26/01/2006)

Parere positivo del Garante sulle nuove modalità. Previsto l’uso di posta elettronica e firma digitale

Indagini finanziarie on line a prova di privacy. Con un parere favorevole il Garante ha dato il via libera ad uno schema di provvedimento dell’Agenzia delle entrate nel quale sono stabilite le modalità per l’invio di richieste e risposte telematiche in materia di nuovi accertamenti finanziari, acquisizione di dati, notizie e documenti, introdotti con la legge finanziaria del 2004.

Dal 1 gennaio 2006 gli operatori finanziari interessati, in prevalenza banche e società che svolgono attività di intermediazione finanziaria ed hanno l’obbligo di comunicare quanto richiesto all’Agenzia delle entrate, dovranno avviare gli adempimenti di carattere tecnico, presupposto necessario per lo scambio di informazioni previsto a partire dal 1 marzo 2006.

Per garantire una maggiore protezione dei dati personali sarà utilizzata la posta elettronica certificata ritenuta più sicura rispetto al sistema attuale che prevede l’invio di materiale cartaceo, più esposto al rischio di "sguardi" non autorizzati. Attraverso l’adozione di questo sistema si mira ad assicurare la ricezione e l’acquisizione delle richieste e delle relative risposte esclusivamente da parte dei destinatari legittimi. L’adozione della firma digitale e di una coppia di chiavi "asimmetriche", una pubblica utilizzata per la cifratura dei file e una privata nota solamente al soggetto titolare, garantiranno la sicurezza degli scambi di informazioni. Nel disciplinare si stabilisce, inoltre, che la casella di posta elettronica certificata sia accessibile tramite password e utilizzabile solo dai titolari degli accertamenti e che i dati acquisiti per tale scopo siano utilizzati nel rispetto dei principi in materia di protezione dei dati personali. Per prevenire possibili abusi, le richieste di informazioni riguardanti i singoli contribuenti dovranno essere autorizzate, caso per caso, esclusivamente dal Direttore centrale dell’accertamento o dai direttori regionali dell’Agenzia o dal Comandante regionale della Guardia di finanza.

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