FINANZIAMENTI: Aiuti per la valorizzazione del paesaggio e dei fabbricati rurali (17/02/2006)

La legge regionale n. 40 del 2003, agli articoli 38 e 39, riconosce contributi in conto capitale per il recupero dei fabbricati rurali di interesse storico-archeologico, nonché alla conservazione del paesaggio.

La Giunta regionale, con deliberazione n. 3411 del 15 novembre 2005, ha approvato le linee di indirizzo regionali, nonché i criteri per la presentazione, istruttoria e finanziamento delle domande di contributo di cui sopra.

Beneficiari
Imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2 della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 40, regolarmente iscritti al registro delle imprese della CCIAA e all’anagrafe del Settore Primario.

Tipologia di intervento
Risultano oggetto di intervento contributivo i fabbricati e i manufatti rurali che costituiscono testimonianza significativa del paesaggio e dell’economia rurale tradizionale, adibiti ad uso residenziale o ad attività funzionali all’agricoltura, completati tra il XIII e il XIX secolo, che abbiano un rapporto diretto con i fondi agricoli circostanti e che presentino una riconoscibilità del loro stato originario in quanto non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto e nelle caratteristiche architettonico – costruttive.
Di seguito si riportano le diverse tipologie di intervento all’interno delle quali trovano previsione progettuale le opere oggetto di riconoscimento contributivo:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo di fabbricati e manufatti rurali ad uso non produttivo;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo di fabbricati rurali ad uso produttivo, purché l’intervento non comporti un aumento della capacità produttiva dell’azienda agricola, nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli elencati nell’allegato I del Trattato.
Di norma, i fabbricati e i manufatti rurali devono essere individuati nel Piano Regolatore Generale (PRG) vigente ai sensi dell’art. 10 della legge regionale 5 marzo 1985 n. 24 “tutela e edificabilità delle zone agricole” ed interessati da relativo vincolo; dovrà essere nota e certa l’epoca di realizzazione.

Opere ammissibili a contributo
Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, dovranno prevedere la conservazione degli elementi di valore storico, architettonico e testimoniale esistenti ed essere finalizzati all’eliminazione e alla riorganizzazione delle eventuali superfetazioni di epoca recente e di tutti gli elementi architettonici, tecnologici e di finitura che contrastino con i caratteri tipologici ed ambientali dominanti. Gli interventi dovranno rispettare la concezione strutturale dell’edificio e mantenere i caratteri costruttivi, distributivi, i rapporti spaziali e geometrici dell’edificio, con particolare riferimento alla forme, alla dimensione e agli elementi architettonici delle aperture.

Relativamente agli interventi riguardanti i fabbricati e i manufatti rurali ad uso non produttivo nell’ambito della spesa ammissibile potranno essere ricompresi anche gli interventi e le attività svolti con il lavoro dell’imprenditore agricolo, dei suoi familiari e dei lavoratori dipendenti, nel limite massimo di Euro 10.000.

Entità degli aiuti
Il contributo riconosciuto ai beneficiari per la realizzazione degli interventi è pari al 50% delle spese ritenute ammissibili.
Limite massimo di contributo è pari per ciascuna azienda agricola è fissato in Euro 40.000,00.

Deliberazione della Giunta Regionale n. 3411 del 15 novembre 2005 (.pdf 73kb) 

Quadro conoscitivo - Allegato A (.pdf 159kb)

Criteri istruttori - Allegato B (.pdf 190kb)

Allegati vari in formato pdf (.zip 1600kb)

Allegati vari in formato word (.zip 226kb)