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PRIVACY: I° Congresso Europeo (03/04/2006)

"Noi europei stiamo correndo il rischio di trasformare le nostre società democratiche fondate sul rispetto e la difesa delle libertà di tutti in società oppressive e controllate. Nessuno europeo può accettare di pagare un prezzo così alto alla sicurezza. Nessun europeo può accettare di vendere la propria anima, fondata sulla civiltà giuridica europea, per salvare il proprio corpo". Lo ha affermato Francesco Pizzetti, presidente del Garante privacy italiano intervenendo al I European Congress on data protection in corso di svolgimento a Madrid.

"Stiamo passando da un’Europa orientata ad ampliare gli spazi di libertà – ha sottolineato Pizzetti - ad un’Europa sempre più attenta ai problemi della sicurezza. Sono molteplici i segnali che indicano tale tendenza e tra questi si colloca la recente approvazione della direttiva sulla conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico, la cosiddetta data retention".

L’attuazione della direttiva Ue comporterà infatti la conservazione di miliardi e miliardi di informazioni che riguardano la vita di relazione di tutti i cittadini europei e che vanno protette, salvaguardate e usate soltanto dai soggetti autorizzati. "Solo in Italia – ha affermato Pizzetti - parliamo di 200 milioni di conversazioni e di 300 milioni di "eventi" di telefonia mobile conservati ogni giorno e di 2 milioni e 400 mila gigabyte di dati annui da conservare solo per la posta elettronica".

Il costante incremento del numero e della tipologia di dati conservati nei sistemi informatici fa crescere anche il rischio per il diritto alla privacy dei cittadini. Secondo Pizzetti non ci troviamo solo di fronte ad un problema di ordinario bilanciamento tra privacy ed esigenze di lotta alla criminalità, ma ad una questione etica profonda che bisogna saper affrontare anche culturalmente prima che la data retention si estenda ad altri settori (servizi wi-fi, reti gps, tv interattiva, ecc.). "Per questo - ha concluso Pizzetti – la tutela della dignità della persona e del carattere democratico delle società esige Autorità nazionali di controllo forti, con poteri e compiti atti ad incidere sui processi di regolazione e con piena capacità di esercitare il controllo della conformità e legittimità dei trattamenti di dati".

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