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Aerospazio…

CERTIFICAZIONE: UNI EN 9100: la certificazione aerospaziale (02/07/2009)

Aerospazio… un decollo inarrestabile!

Un mercato mondiale di 90 miliardi di dollari l’anno, una crescita annuale del 7%: questi alcuni dati del settore aerospaziale.
Lo spazio sta diventando sempre di più un settore strategico, non soltanto per le sue applicazioni, nell’impiego dei moderni sistemi di sicurezza e di difesa e per i progressi che consente di realizzare in campo scientifico, ma anche per il moltiplicarsi dell’uso di sistemi satellitari in campo civile, nei settori delle telecomunicazioni, dell’osservazione della terra, della gestione di crisi derivanti da eventi naturali, del monitoraggio dell’ambiente e del clima.
Dopo alcuni anni di contrazione, si sta registrando un’importante ripresa del settore che in parte deriva dall’evoluzione dei requisiti dei sistemi satellitari, legati ai segmenti dell’osservazione della terra dallo spazio, delle telecomunicazioni spaziali e infine della localizzazione/navigazione mediante satelliti. Nei prossimi 10 anni si prevede che saranno messi in orbita più di 900 satelliti, 10% in più rispetto alla decade precedente, di cui più del 60% destinati al mercato istituzionale. La situazione presente e le prospettive del mercato appaiono dunque favorevoli.
Lanciatori e infrastrutture di lancio sono elementi di base per ogni progetto spaziale e sono 6 i paesi al mondo che oggi posseggono le tecnologie per svilupparli: Stati Uniti, Europa (incluse Russia e Ucraina), Cina, India, Giappone e Brasile. L’operatore europeo Arianespace (la società che gestisce tecnicamente i lanci in Europa) oggi detiene oltre il 50% delle quote di mercato dei lanci orbitali commerciali.

L’aerospaziale in Italia
L’Europa brilla nel firmamento aerospaziale e l’Italia, attraverso le proprie imprese, collocate soprattutto in Piemonte ed in Campania, possiede una forte vocazione per questo mercato. Sesta al mondo e quarta a livello europeo, con un fatturato di circa 8 miliardi di euro e una forza lavoro altamente specializzata di 39000 addetti, l’industria aerospaziale italiana costituisce il principale settore manifatturiero in Italia, in termini di sistemi integrati altamente tecnologici.

L’investimento in ricerca e sviluppo, pari al 14-15% del fatturato totale, ha permesso di raggiungere considerevoli traguardi nell’aggiudicarsi importanti commesse. Ciò si riflette sui livelli occupazionali. L’organico delle aziende nel settore aerospaziale e aeronautico è costituito prevalentemente da impiegati (28%) e tecnici (27%), una percentuale piuttosto elevata di quadri (11%) e (45%) di operai addetti alla produzione. Il personale di queste aziende è costituito prevalentemente da dipendenti giovani, per il 78 % con un’età compresa tra i 25 e i 40 anni, una percentuale che si giustifica alla luce del fatto che la maggior parte delle imprese ha una storia piuttosto recente.
Il livello del titolo di studio degli addetti alla direzione è molto alto. La percentuale di laureati supera il 50%, un dato non riscontrabile in altri tipi di impresa.
La particolare complessità delle attività professionali svolte richiede un alto livello culturale.
Emerge il profilo di un settore decisamente strategico, altamente qualificato, non solo in alcune nicchie di vertice, a ogni livello, con una qualificazione professionale caratterizzata da profili alti e diversificati. Nell’industria aerospaziale sono privilegiati i profili tecnici: ingegneri di produzione, progettisti, ingegneri elettronici, montatori. Le competenze, sia tecniche sia gestionali, sono naturalmente l’aspetto principale, diversificate in funzione della tipologia di impiego. Per quanto riguarda l’occupazione, i dati del censimento industriale mostrano la distribuzione dell’occupazione nelle maggiori industrie delle regioni italiane, Campania, Lombardia e Piemonte sono le regioni con i maggiori valori assoluti.


In questo numero: Focus sul Piemonte
L’economia piemontese deve molto al settore aerospaziale, in termini sia di aziende coinvolte sia di ricchezza prodotta e risorse umane occupate. Le esportazioni rappresentano una parte rilevante del fatturato: l’ultimo dato registrato dall’Istat mostra che nel 2006 il Piemonte ha realizzato il 17% delle esportazioni nazionali (535 milioni di euro) dirette principalmente verso la Germania (28%), il Regno Unito (17%) e la Francia (12,3%). Al di fuori dell’Europa i maggiori clienti sono stati gli USA e il Canada, che nel 2006 hanno registrato una forte crescita rispetto all’anno precedente (+40,6% gli USA e +98,7% il Canada). In particolare l’industria torinese ha raggiunto nel campo aerospaziale livelli di avanguardia riconosciuti a livello internazionale. Tra gli elementi qualificanti di quest’industria viè il fatto che essa incorpora un’ampia gamma di attività, presentandosi come una realtà articolata e dotata di competenze avanzate e differenziate in più campi, come la metallurgia e l’elettromeccanica. Sul territorio piemontese, oltre ai grandi gruppi del settore aerospaziale nazionale (Thales Alenia Space, Alenia aeronautica, Avio Spa, Galileo Avionica e Microtecnica), sono presenti oltre 20 unità produttive di medie dimensioni, specializzate nella prodizione diparti, componenti o interi gruppi funzionali. A monte della filiera si trova un insieme di piccole e medie imprese di subfornitura che dispongono di tecnologie e di processi produttivi compatibili con gli standard tecnici richiesti dall’industria aerospaziale.
Accanto alla presenza imprenditoriale, il mondo della ricerca e della formazione offre importanti competenze e risorse umane per lo sviluppo del settore; attori di primo piano sono il Politecnico di Torino, con i suoi dipartimenti di Ingegneria aeronautica e spaziale, elettronica, automatica e informatica, l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte orientale.
Fra i maggiori istituti di ricerca presenti sul territorio di rilevanza per il settore aerospaziale si possono citare l’Istituto Nazionale di ricerca metrologica, l’Istituto superiore Mario Boella (ISMB) e l’osservatorio astronomico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.



UNI EN 9100: la certificazione aerospaziale
Le norme serie EN9100 (Sistema Qualità) sono state concepite in Europa, poi accettate ed approvate a livello internazionale in ambito IAQG (International Aerospace Quality Group). L’obiettivo è di rendere vincolanti alcuni aspetti di garanzia della qualità che, in presenza di esigenze di sicurezza (safety), devono essere gestiti in modo controllato, con metodologie approvate ed internazionalmente riconosciute.
CerTo è uno dei cinque Organismi ad essere accreditati da Sincert, sotto la sorveglianza di AIAD (Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), nel settore aerospaziale per lo standard EN 9100 (Aerospace Quality Management System). Inoltre, tramite gli accreditamenti del gruppo SAI GLOBAL, CerTo è anche in grado di soddisfare esigenze relative alla EN 9110 (per attività di manutenzione) ed EN 9120 (per stocchisti/distributori).

In questi anni, inoltre, i tecnici CerTo hanno sviluppato una metodologia specifica di approccio per il settore aerospaziale, in grado di indirizzare i clienti alla valorizzazione delle risorse ed al miglioramento dei processi, affinché il sistema di gestione per la qualità non sia un’inutile sovrastruttura, ma possa essere perfettamente integrato nell’organizzazione e contribuire ai risultati del business.

Presentazione CerTo Organismo di certificazione internazionale


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