FINANZIAMENTI DOSSIER: approvata la legge nazionale sullo sviluppo economico (19/07/2009)

Il Disegno di legge Sviluppo (Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia) è stato approvato in via definitiva il 9 luglio 2009 dal Senato. Numerose e diversificati sono gli ambiti di intervento disciplinati dalla legge, dall’energia all’industria, dalla class action alla riforma delle Camere di Commercio in Italia ed all’estero, alla riforma dei consorzi agrari.
Per quanto concerne i finanziamenti tre sono le innovazioni di maggiore rilievo:
viene definito il concetto di “rete d’impresa” una opportunità per le piccole imprese di dar vita a
collaborazioni tecnologiche e commerciali con aziende appartenenti a regioni diverse ma della stessa filiera produttiva. I benefici potranno essere sia di tipo “funzionale”, quale il maggiore potere contrattuale e la massa critica data dalla rete, che di tipo “finanziario” attraverso la possibilità di usufruire di agevolazioni amministrative, finanziarie e per ricerca e sviluppo fino ad oggi riservate solo ai distretti.
Si prevede un sistema di riordino degli incentivi statali, con la semplificazione delle procedure, la riduzione degli interventi esistenti, la priorità a ricerca ed innovazione e ad accordi tra pubblico e privato. La priorità dell’azione sarà una semplificazione generale e la riduzione della dispersione delle risorse.
Si prevede anche il riordino degli strumenti di internazionalizzazione, razionalizzando gli enti e le misure esistenti, creando un maggiore coordinamento tra stato e regioni, e sostenendo le imprese nella fase di start-up.
E’ previsto inoltre un piano straordinario per l’efficienza e il risparmio energetico, che conterrà misure di semplificazione e snellimento degli iter burocratici, meccanismi di incentivazione e promozione degli elettrodomestici e di tutti gli impianti ad alta efficienza, ma anche degli edifici che risparmiano energia. Questo prevedrà anche meccanismi di sostegno per le imprese che
investono in innovazione ed efficienza energetica.
I comuni fino a 20 mila residenti potranno usufruire del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta da impianti da fonti rinnovabili fino a 200 kW, anche non collegati direttamente alle proprie utenze. L’energia prodotta da impianti eolici off-shore e da biomasse con impianti rispondenti a certe caratteristiche è maggiormente remunerata.

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