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Le aree che possono beneficiare dell’iniziativa sono le Province di Belluno, Verona, Vicenza, Ancona

FINANZIAMENTI: al settore no profit (25/02/2010)

Le aree che possono beneficiare dell’iniziativa sono le Province di Belluno, Verona, Vicenza, Ancona e Mantova, a parte per i progetti di solidarietà internazionale aperti a tutto il mondo.
I settori ammissibili sono la salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa, l’educazione istruzione e formazione, l’arte, attività e beni culturali, l’assistenza agli anziani, il volontariato, filantropia e beneficenza, compresi interventi di solidarietà internazionale, della ricerca scientifica e tecnologica, della protezione e qualità ambientale.
Possono presentare domanda esclusivamente organismi non profit costituiti con atto pubblico o registrato o in forza di legge (ad esempio Enti pubblici, enti pubblici territoriali ecc.) ed operanti nei settori richiamati.
Tra le spese ammissibili, per alcune iniziative, anche la ristrutturazione di edifici di particolare valore o il restauro di beni storici,
I progetti finanziabili dovranno essere ad un buon livello di definizione, non saranno considerati progetti di massima o preliminari, ma solo iniziative “cantierabili”, non dovranno essere iniziate al 15.11.2009.
Le domande scadono il 1 marzo,

Per maggiori informazioni info@momis.it

Area di Intervento
La Fondazione opera nei settori della salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa, dell'educazione istruzione e formazione, dell'arte, attività e beni culturali, dell'assistenza agli anziani, del volontariato, filantropia e beneficenza, compresi interventi di solidarietà internazionale, della ricerca scientifica e tecnologica, della protezione e qualità ambientale, e indirizza la propria attività all'ambito territoriale costituito dalle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova. Per particolari situazioni di emergenza o su iniziativa diretta può tuttavia operare sull'intero territorio nazionale ed anche all'estero.
I soggetti che possono presentare istanze alla Fondazione
Possono inoltrare richieste alla Fondazione esclusivamente organismi non profit costituiti con atto pubblico o registrato o costituiti in forza di legge (ad esempio Enti pubblici, enti pubblici territoriali ecc..., fatta esclusione per Stato, sue articolazioni e/o suoi organi periferici) ed operanti nei settori richiamati; la definizione va intesa avendo riguardo non esclusivamente alla forma ma, in modo più peculiare, alla presenza nell'ente richiedente di una solidarietà attiva (come anche da previsione normativa sulle Onlus - art. 10 D.Lgs. 460/97) nei confronti di terze persone in particolare situazione di bisogno sociale, della tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico storico e ambientale, ecc.
Sono escluse richieste di privati cittadini.
Non potranno essere prese in considerazione dalla Fondazione iniziative commerciali, di partito, di attività sindacale, di sport professionale, di raccolta fondi per conto di altre associazioni e comunque le iniziative per le quali siano difficili da riscontrare le connotazioni essenziali per far rientrare l'intervento nell'alveo istituzionale della Fondazione.
Modalità di presentazione
Le domande devono essere presentate a firma del legale rappresentante dell'ente. Nell'ipotesi di istanza afferente un bene immobile, la legittimazione sarà del legale rappresentante dell'ente proprietario ma anche di un suo assegnatario per la durata di un periodo adeguato e in forza di atti ufficiali contratti e/o atti di cessione in uso, pattuizioni, che prevedano espressamente l'onere di realizzazione del tipo di intervento per il quale viene formulata la richiesta.
  • Non è ammessa più di una richiesta per ente. Nel caso eccezionale ed urgente di più di una richiesta, il legale rappresentante dovrà indicare tale urgenza, che farà assumere all'istanza carattere di priorità sulla precedente.
  • Tutte le nuove richieste debbono essere sorrette da un piano finanziario proporzionato che preveda una copertura iniziale autonoma pari ad almeno il 30% dell'onere complessivo, quando per i singoli settori di intervento non sia stata specificatamente indicata, nel Documento Programmatico, una percentuale diversa. Devono essere considerate escluse dal valore di copertura e/o cofinanziamento le così dette "valorizzazioni". Con tale termine si intende la quantificazione economica dell'opera diretta dei volontari coinvolti nella realizzazione del programma presentato, per i quali non viene sostenuto un costo effettivo documentabile con regolari fatture, ricevute, parcelle ecc... emesse a carico dell'ente e/o organizzazione che ha formulato l'istanza. Si intendono valorizzazioni anche i costi relativi a prestazioni del personale dipendente ove, per il progetto indicato, non vengano sostenuti costi effettivi, ed in tal senso chiaramente documentabili, separatamente dalla normale retribuzione ordinaria.
  • Nel caso di proposte di intervento su immobili i progetti dovranno essere presentati almeno allo stato di "definitivo" ai sensi della normativa vigente, per quanto riguarda gli enti pubblici.
    Per gli enti privati, non soggetti a normativa pubblica, il progetto dovrà risultare "cantierabile".
    Non saranno quindi considerati i progetti "preliminari" o "di massima".
  • La documentazione potrà essere presa in considerazione esclusivamente se completa, in misura specifica per ogni tipo di progetto proposto. Saranno respinte le proposte generiche e/o imprecise corredate di progetti e/o preventivi datati o comunque non aggiornati alla data di presentazione o che comprendano parti già effettuate anteriormente alla emissione del bando della Fondazione (15-11-2009). Non saranno ammesse richieste per attività, acquisizioni e lavori già effettuati al momento dell'emissione del bando e pertanto considerate "a consuntivo". Non saranno considerate domande o parti della documentazione ad esse allegate anticipate via fax o e-mail.
  • Le richieste dovranno essere accompagnate dall'apposito modulo (vedi paragrafo successivo) corredato dalle sottoscrizioni delle dichiarazioni predisposte in calce, da parte del legale rappresentante, pena la esclusione dalla fase di valutazione. La Fondazione non accetterà richieste con moduli non completamente compilati o non corredate dalla documentazione necessaria indicata.
L'istanza deve essere inoltrata attraverso apposita scheda differenziata per tipologia di richiedente (vedi modulo A o B).
Prima di procedere alla stampa ed alla compilazione della scheda sotto indicata si invita a leggere attentamente il Documento Programmatico Previsionale 2010, al fine di inquadrare la richiesta nei precisi limiti operativi dallo stesso definiti e di osservare tutte le indicazioni elencate nella scheda relative alla compilazione ed alla documentazione da presentare.

SCHEDA A
SCHEDA B
Ente pubblico (comprese IPAB o ASP)
Ente Ecclesiastico o Religioso riconosciuto (ai sensi della Legge 222/85)
Ente pubblico non territoriale
Associazione riconosciuta
Ente pubblico territoriale (escluse aziende speciali e consorzi non obbligatori)
Associazione non riconosciuta
Ente locale (escluse Istituzioni e aziende speciali ai sensi art. 112 e segg. TUEL)
Comitato ai sensi art.39 e segg. c.c. (esclusi comitati di fatto)
Azienda Sanitaria / Ospedaliera
Cooperative sociali e loro consorzi ai sensi della L.381/91
Istituto di istruzione e ricerca pubblico
Imprese sociali ai sensi del D.Lgs. 155/06
Università
Ente morale
Fondazione (comprese quelle da trasformazione da IPAB)



Criteri di valutazione
Le iniziative e i progetti saranno valutati a insindacabile giudizio dell'Amministrazione della Fondazione che potrà richiedere integrazioni nella documentazione a completamento della fase istruttoria.
Costituiranno criteri di priorità nella risposta da parte della Fondazione:
  • la coerenza con gli indirizzi dati dal Consiglio Generale nei vari settori;
  • l'impatto sociale;
  • l'urgenza dell'intervento;
  • la qualità del progetto;
  • la sua organicità e le prospettive di ricaduta sul territorio.



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