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Garante Privacy

PRIVACY: A Cracovia la conferenza dei Garanti Ue (02/05/2005)

Primo bilancio a dieci anni dalla Direttiva "madre" sulla protezione dei dati personali. Per l’Italia presente il neo presidente Francesco Pizzetti

Si apre oggi a Cracovia la annuale Conferenza di primavera delle Autorità europee per la protezione dei dati. Quest’anno l’appuntamento riveste particolare significato perché cade nel decimo anniversario dall’approvazione della Direttiva europea sulla protezione dei dati, la n. 46 del 1995. La Conferenza sarà l’occasione per trarre un bilancio sui risultati raggiunti in questi dieci anni nei Paesi europei, e per discutere delle principali questioni oggi all’ordine del giorno, come il rapporto riservatezza e cooperazione giudiziaria, il trasferimento dei dati nei Paesi extra Ue, l’esercizio dei diritti da parte dei cittadini.

L’Autorità italiana è presente con il neo Presidente, Francesco Pizzetti, e il Segretario generale, Giovanni Buttarelli.

Le sessioni di lavoro nelle quali è articolata la Conferenza affronteranno diversi temi: l’impatto della Direttiva sul livello di protezione dei dati nell’Ue e nei Paesi terzi; la valutazione delle disposizioni della direttiva in rapporto ai principali problemi applicativi; le problematiche connesse al trasferimento di dati verso Paesi terzi (possibile solo se questi ultimi garantiscono un livello adeguato di protezione dei dati personali), con particolare riguardo ai nuovi strumenti giuridici elaborati di recente dalla Commissione europea quali le "Norme d’impresa vincolanti" (Binding Corporate Rules); le modalità operative e dei possibili benefici connessi all’introduzione degli "incaricati per la privacy" (privacy officers, ossia soggetti indipendenti designati dal titolare a vigilare sulla conformità e legittimità dei trattamenti svolti) secondo l’esperienza raccolta dai Paesi nei quali essi sono stati previsti (Svezia, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e, di recente, Francia); le disposizioni nazionali che regolamentano il diritto di accesso da parte degli interessati ai propri dati personali (anche in termini di tempi e costi); le attività di sensibilizzazione ed educazione alla "cultura della privacy"; il necessario, contemperamento fra protezione dei dati ed esigenze di sicurezza, in particolare nell’ambito del cosiddetto "Terzo Pilastro" (cooperazione giudiziaria e di polizia).

A Stefano Rodotà, in qualità di ex presidente del Gruppo dei Garanti Ue, è stato affidato il compito di aprire i lavori con una relazione introduttiva.

Le oltre 30 delegazioni nazionali presenti verranno anche aggiornate sugli sviluppi delle attività condotte dal "Gruppo di lavoro internazionale sulla protezione dei dati nelle telecomunicazioni" (il cosiddetto "Gruppo di Berlino"), nonché sul lavoro svolto nei "Seminari sulla trattazione dei ricorsi", nati negli anni scorsi da una costola della Conferenza europea di primavera.

(Fonte www.garanteprivacy.it)




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