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Sostegno a Joint Venture PMI

FINANZIAMENTI: Joint Venture PMI L. 100/90 (26/05/2005)

Il bando prevede il sostegno a joint-venture e investimenti esteri di imprese italiane attraverso la partecipazione di Simest spa al capitale di rischio dell’impresa straniera.

E’ destinato a Imprese italiane – oppure imprese aventi stabile organizzazione in uno Stato membro Ue, controllate da imprese italiane - con preferenza per le Pmi, anche in forma cooperativa, interessate a costituire una società estera o sottoscrivere un aumento di capitale sociale o acquisire quote di partecipazione in un’impresa estera già costituita, purché non appartenente alla Ue.

L’ambito territoriale previsto è tutto il territorio nazionale Italiano.

I settori di attività che rientrano nell’iniziativa sono: Industria, commercio, artigianato, turismo.

Iniziative ammissibili
Aumento di capitale sociale effettuato con specifica destinazione dei fondi alla realizzazione di investimenti presso la società estera partecipata da Simest

Spese ammissibili
Acquisizione di quote di joint-venture non ancora costituite;
Acquisizione di quote aggiuntive;
Sottoscrizione di aumenti di capitale in joint-venture già costituite;
Spese di costituzione della joint-venture;
Studi di fattibilità;
Attrezzature e immobilizzazioni immateriali;
Costi di gestione
Entità agevolazione
Partecipazione della Simest al capitale di rischio dell’impresa straniera. Il limite di partecipazione della Simest è del 25%, per massimo 8 anni. Il finanziamento è concesso dalle banche in percentuale sulla quota di partecipazione nella società estera. Al termine di tale periodo la Simest procede alla cessione delle sue quote sul mercato.

Tale quota può essere aumentata:
per favorire l’internazionalizzazione di Pmi con interventi fino a 258.228,45 euro per singola partecipazione;
per favorire gli investimenti nei paesi di interesse strategico per l’Italia;
per facilitare la partecipazione di imprese italiane al processo di privatizzazione di imprese estere;
nei casi in cui Simest utilizzi fondi affidati in gestione da terzi, fermo restando che la partecipazione pubblica complessiva non può superare il 49%.
La copertura massima del finanziamento agevolato concesso dalle banche è del:
90% della quota di partecipazione dell’impresa italiana al capitale dell’impresa estera, se questa è inferiore o uguale al 51%;
45,9% della quota di partecipazione dell’impresa italiana al capitale dell’impresa estera, se la stessa è invece superiore al 51%.
In entrambi i casi il limite è calcolato al netto della quota di partecipazione della Simest.

Per le PMI gli importi massimi finanziabili per ogni iniziativa per anno solare sono i seguenti:
38.734.267,43 euro per singola impresa
77.468.534,86 euro per gruppo economico nell’ambito di uno stesso bilancio consolidato.
La durata massima del finanziamento è di 8 anni, di cui max. 3 di preammortamento (periodo in cui bisogna rimborsare solo la quota interessi); il preammortamento decorre dalla valuta della prima erogazione

Procedimento
L’operatore proponente presenta direttamente a Simest il progetto di società estera, corredato da documentazione e da informazioni di carattere tecnico, industriale, economico e finanziario, riguardanti sia l’impresa italiana sia, nel caso di joint-venture, il partner estero. Per richiedere il contributo, l’operatore presenta alla Simest la richiesta di agevolazione completa della documentazione indicata nel modulo di domanda.
In caso di ammissione, il tasso di interesse è fissato al 50% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento. Il contributo viene corrisposto direttamente all’impresa che usufruisce dell’agevolazione. Va segnalato che il tasso di riferimento non coincide necessariamente con il tasso di finanziamento concesso dalla banca scelta. Il contributo non è cumulabile con altri incentivi relativi alla stessa acquisizione. E’ invece compatibile con altre agevolazioni finanziarie comunitarie, o concesse da organismi internazionali che promuovono investimenti all’estero.


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