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Gli articoli 158-162 del trattato che istituisce la Comunità europea stabilisce che l’Unione promuove uno sviluppo armonioso dell’insieme della Comunità e rafforza la coesione economica e sociale riducendo il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni.
Per il periodo 2007-2013 gli strumenti preposti al raggiungimento di tali obiettivi hanno la loro base legale in un pacchetto di cinque regolamenti adottati dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel luglio 2006:

Un Regolamento generale definisce i principi, le regole e gli standard comuni per l’attuazione dei tre strumenti di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione. Sulla base del principio della gestione condivisa tra l’Unione, gli Stati membri e le regioni tale regolamento definisce un rinnovato processo di programmazione basato sugli orientamenti strategici comunitari per la politica di coesione e sul loro follow-up nonché standard comuni per la gestione, il controllo e la valutazione finanziaria. Il sistema di attuazione riformato assicurerà una gestione semplificata, proporzionale e maggiormente decentrata dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione.

Il regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) definisce il proprio ruolo e i propri campi di intervento nella promozione degli investimenti pubblici e privati al fine di ridurre le disparità regionali nell’Unione. Il FESR sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di cambiamento economico, di potenziamento della competitività e di cooperazione territoriale su tutto il territorio dell’UE. Tra le priorità di finanziamento vi sono la ricerca, l’innovamento, la protezione dell’ambiente e la prevenzione dei rischi, mentre anche l’investimento infrastrutturale mantiene un ruolo importante soprattutto nelle regioni in ritardo di sviluppo.

Il Fondo sociale europeo (FSE) è attuato in linea con la strategia europea per l’occupazione e si concentra su quattro ambiti chiave: accrescere l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, migliorare l’accesso all’occupazione e alla partecipazione al mercato del lavoro, rafforzare l’inclusione sociale combattendo la discriminazione e agevolando l’accesso dei disabili al mercato del lavoro nonché promuovere partenariati per la riforma nel campo dell’occupazione e dell’inclusione.

Il Fondo di coesione contribuisce a interventi nei settori dell’ambiente e delle reti di trasporti transeuropee. Esso si attiva per Stati membri aventi un reddito nazionale lordo (RNL) inferiore al 90% della media comunitaria, esso copre quindi i nuovi Stati membri come anche la Grecia e il Portogallo. La Spagna sarà ammessa a fruire del Fondo di coesione su base transitoria. Nel nuovo periodo, il Fondo contribuirà assieme al FESR a programmi pluriennali di investimento gestiti in modo decentrato, invece di occuparsi di progetti individuali approvati dalla Commissione.

Il quinto regolamento introduce un Gruppo europeo di cooperazione territoriale (EGTC). L’obiettivo di questo nuovo strumento legale è agevolare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e/o interregionale tra le autorità regionali e locali. Queste ultime saranno dotate di personalità giuridica per l’attuazione dei programmi di cooperazione territoriale sulla base di una convenzione tra le autorità nazionali, regionali, locali o di altro genere partecipanti ai programmi.


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