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PRIVACY: Prodi e la moglie spiati per due anni.
(27/10/2006)
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e sua moglie Flavia Franzoni sarebbero stati oggetto di circa 128 ’spiate’ relative alla loro posizione tributaria. Per questo sono in corso in tutte le regioni italiane 128 perquisizioni nei confronti di presunti autori degli accessi abusivi. I provvedimenti riguardano, in particolare, impiegati dell’Agenzia delle Entrate, due impiegati alle dogane, una persona in servizio presso il demanio e alcuni militari della Guardia di Finanza. Gli interventi sono condotti dallo Scico della Guardia di Finanza di Roma. Il fenomeno sarebbe durato circa due anni. Gli autori delle ’spiate’ sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di accesso abusivo al sistema informatico.
Oltre al Professore e alla moglie, erano spiati anche una ventina di altri politici (vedi approfondimenti a fine pagina). Sui loro nomi però è calato il top secret degli inquirenti. Tutto quello che si sa è che i politici in questione non appartengono tutti ad una stessa area di riferimento. Ad essere stati spiati sono anche personaggi pubblici e soubrette.
L’indagine è iniziata una ventina di giorni fa con una denuncia presentata dal ministero dell’Economia, lo scorso 29 settembre. Stando a quanto è stato ricostruito fino ad oggi, impiegati civili e militari della Gdf avrebbero fatto interrogazioni capillari approfondite soprattutto attraverso l’anagrafe tributaria a carico di soggetti ’spiati’ dei quali si voleva sapere un po’ tutto: redditi percepiti, partecipazioni societarie, atti di compravendita, donazioni e altro.
Gli accessi informatici ritenuti illeciti risultano particolarmente frequenti in date specifiche. Si tratta di giornate durante le quali, o immediatamente prima o dopo, sono seguite delle pubblicazioni giornalistiche relative, in particolare, alle donazioni presunte di Romano Prodi ai figli. Stando a quanto apprende l’Adnkronos le date finite ora nel mirino degli inquirenti sono quelle del 21-24 novembre 2005, 22 gennaio 2006, 30 marzo 2006, fino all’8 aprile scorso, il giorno prima del voto. I controlli comunque, anche se con minore intensità, sono proseguiti anche dopo le elezioni.
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