Possono beneficiare degli interventi agevolati con l’utilizzo del fondo le PMI (od i loro consorzi) a gestione prevalentemente femminile costituite dopo il 01/01/2004 (1), iscritte alla CCIAA e attive nei seguenti settori (2): Settore Primario Agroalimentare e Agroindustriale, in particolare, impese le cui aziende agricole presentano requisiti di redditività, professionalità e collocamento delle produzioni sul mercato e rispettano i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, stabiliti dalla Giunta Regionale del Veneto in attuazione della normativa comunitaria. Le attività ammissibili sono quelle ricomprese nella classificazione ISTAT ATECO 2002 alle categorie: A e DA (con esclusione dei codici: 01.11.3, 01.11.4, 01.25.2, 01.4, 01.41.1, 01.41.3, 01.11.3, 01.5, 02, 15.2, 15.52.0, 15.8, 15.91.0, 15.96.0, 15.98.0) e nella categoria G ai seguenti codici: 51.21, 51.22, 51.25, 51.31, 51.32, 51.33, 51.34, 51.35 Settore manifatturiero (attività prevalente nel settore secondario o terziario (con riferimento alla classificazione ISTAT ATECO 2002): C, D, E, F, I, K72, K73, O90); Settore Artigiano; Settore Turistico (PMI turistiche che gestiscono direttamente le strutture oggetto di intervento ovvero le PMI titolari di diritti reali sulle strutture medesime) Settore del commercio e servizi (le attività di servizi ammissibili sono quelle previste dall’ allegato A della Legge Regionale 1/1999; Altre attività : inoltre sono ammissibili le seguenti attività (con riferimento alla classificazione ISTAT ATECO 2002): 55.23.4, 92.11, 92.13, 92.32, 92.33, 92.4, 92.5, 93.02, 93.05, 85.31, 85.32..
Sono considerate a prevalente partecipazione femminile: a) le imprese individuali di cui sono titolari donne cittadine italiane residenti nel Veneto; b) società anche di tipo cooperativo i cui soci ed organi di amministrazione sono costituiti per almeno due terzi da donne cittadine italiane residenti nel Veneto nelle quali il capitale sociale è per almeno il 51% di proprietà di donne. I requisiti devono sussistere al momento della costituzione dell’impresa (se di nuova costituzione) o da almeno sei mesi anteriori alla richiesta di agevolazione (se già esistente) e devono essere mantenuti per cinque anni dalla concessione dell’agevolazione. Le ditte individuali potranno presentare domanda ancorché in possesso del solo numero di partita IVA; l’iscrizione in CCIAA dovrà avvenire entro la data di richiesta erogazione del finanziamento agevolato.
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